8 MARZO | LA NOTTE DELLE DONNE
Una notte dedicata alle donne. A quelle che hanno scritto, dipinto, raccontato il mondo e a quelle che oggi si riconoscono in loro. Per unire figure e arti diverse ma legate da un filo tenace. Quello dell’attenzione, della scelta, della passione etica o estetica che attraversa i secoli. Negli anni si compongono i tasselli di un’immagine femminile forte ed elegante, lontana dagli schemi e dagli stereotipi creati dalla pubblicità e dalla televisione.
EDIZIONI
Esplor/Azioni presenta
per La Notte Delle Donne
SUONO PROIBITO
Concerto per fischio melodico di Elena Somaré
accompagnata alla chitarra da Mats Hedberg
Perché una fischiatrice al Carnevale di Viareggio, e per di più nell’edizione dedicata alle donne?
Perché in passato alle donne, fra i molti divieti, era vietato anche fischiare. Suono corporeo, era considerato
volgare, poco appropriato a una donna e segno di maleducazione. Nel Medioevo se una donna fischiava
poteva esser accusata di stregoneria e bruciata sul rogo.
Quando poi, alla fine dell’800, Alice Show è riuscita ad affermarsi come fischiatrice, prima nei teatri
americani e poi in quelli di tutto il mondo, il movimento delle suffragiste, anticipatore delle lotte per la
liberazione della donna, la scelse (elesse?) come simbolo ed esempio di emancipazione femminile.
Elena Somarè con la sua arte ci dà la misura di quanto questo divieto fosse espressione di un’arcaica
volontà di dominio sul corpo femminile. Il suono della sua voce fischiante è delicato, spirituale e
sentimentale al contempo, e con lei il fischio diventa un magnifico strumento dalle possibilità espressive
inesplorate. Così cade anche un altro pregiudizio, questa volta non legato alla condizione femminile: che il
fischio sia una forma musicale minore, confinata al virtuosismo da cabaret, all’esibizione fine a se stessa di
certi funamboli del pentagramma.
Nel suo percorso artistico Elena Somaré ha dimostrato che il fischio melodico può raggiungere i più alti
livelli interpretativi, come qualsiasi altro strumento classico. Per questa edizione al femminile del grande
Carnevale di Viareggio vuole portare il suo dono: un concerto che ricordi il valore simbolico di tante libertà
che una volta erano negate alle donne. Per questo ha intitolato l’evento Il suono proibito. Accompagnata dal
chitarrista svedese Mats Hedberg, eseguirà canzoni antiche popolari esplorando la gamma più profonda e
nostalgica del suo “strumento”, aggiungendo una dimensione struggente alle sonorità “nordiche” di Hedberg.
Rai Radio3 e Esplor/Azioni | 8 marzo 2016
Lessico femminile | Natalia Ginzburg e le donne
interpretate da Margherita Buy
ideazione e drammaturgia di Gioia Costa
live set per voce dischi e laptop NicoNote
interventi di Sandra Petrignani, Paola Soriga, Giulia Galeotti
conduce Loredana Lipperini
a cura di Laura Palmieri
dalla Sala A di via Asiago, ore 21
(foto di Milvia Comastri)
Museo della Liberazione di via Tasso, palcoscenico straordinario per
LA NOTTE DELLE DONNE | 8 marzo 2010
RESISTENZE
La Giornata Internazionale della Donna è stata istituita nel 1910 per ricordare l’incendio avvenuto l’8 marzo 1908 in una fabbrica tessile a New York. Lì centoquarantasei operaie morirono perché, dopo uno sciopero nel quale protestavano contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare, vennero chiuse a chiave nello stabilimento per evitare furti o interruzioni del ritmo produttivo, e morirono arse vive.
A Roma, via Tasso è un indirizzo che non si dimentica: un luogo di segregazione e violenza. Una palazzina di cinque piani scelta dalla Polizia di Sicurezza come quartiere generale per gli interrogatori delle categorie considerate pericolose per il Reich: militari e renitenti dissidenti, partigiani ed ebrei. Naturalmente uomini e donne.
Abbiamo chiesto ad Ermelinda Bonifacio di far riapparire in questo luogo Simone Weil, che scelse la segregazione in una fabbrica per capire quale fosse la vera condizione operaia. Daniela Piperno dà voce a due figure diversamente legate a via Tasso: Alba de Céspedes e Carla Capponi. La prima, con il nome di battaglia di Clorinda, ha preso parte alla resistenza ed ha raccontato in un diario tuttora inedito la paura e il coraggio della clandestinità. La seconda, con il nome di battaglia di Elena, ha partecipato all’attentato di via Rasella e ricorda la terribile vendetta tedesca che ne seguì.
La Notte delle Donne è l’occasione per scoprire storie, figure, caratteri e condizioni cui spesso erano riservati l’ombra e il silenzio. Coloro che hanno parlato, scritto, lottato e spesso pagato con la vita il loro coraggio hanno lasciato una traccia di potente entusiasmo e di generoso invito ad accompagnarle. A distanza di un secolo le seguiamo riscoprendo la forza della loro scelta, che invita all’ascolto donne e uomini dotati del dono dell’attenzione e del piacere della parola.
Gioia Costa
Esplor/Azioni ringrazia il presidente del Museo, Antonio Parisella, i suoi collaboratori e le sue collaboratrici.
E ringrazia inoltre: Giuseppe Balbo, Daniele Bernardi, Monica Guadagnini e Rosamaria Vaccaro.
Casa Internazionale delle Donne, Roma
LA NOTTE DELLE DONNE | 8 marzo 2009
IL VULCANO E IL CIELO
TUFO mostra di Cristina Cusani
SENZA BAGAGLIO performance di Mariagrazia Calandrone e Stefano Savi Scarponi
Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi, Milano
LA NOTTE DELLE DONNE | 8 marzo 2008
Nel centenario della Giornata Internazionale della Donna, in collaborazione con il Comune di Milano, Palazzo Reale e Artematica, all’interno della mostra “L’arte delle donne”.
Palazzo Braschi – Museo di Roma
LA NOTTE DELLE DONNE | 8 marzo 2007
promossa dall’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio e dall’E.T.I. e in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, con Zètema e Pav
Una notte dedicata alle donne. A quelle che hanno scritto, dipinto, raccontato il mondo e a quelle che oggi si riconoscono in loro. Negli eleganti spazi del Museo di Roma, giovedì 8 marzo, a partire dalle ore 20.00, le parole di Amelia Rosselli, Mariangela Gualtieri, Elsa Morante e Margherita Sarfatti prenderanno vita grazie alla preziosa riunione di Sonia Bergamasco, Maddalena Crippa, Michela Cescon e Giuliana Lojodice, mentre nel cortile del Palazzo sarà possibile vedere alcune grandi interpreti di ieri e di oggi nelle immagini scelte da Ciro Giorgini e Roberto Carotenuto. Completa l’evento la mostra internazionale “Dimensione Donna – Woman’s Dimension”, curata da Rosetta Gozzini. Un’occasione rara per osservare alcune opere di Marina Abramovic (Serbia), Vanessa Beecroft (USA), Mariela Gemisheva (Bulgaria), Monica Grycko (Polonia), Tessa M. Den Uyl (Olanda), Tracey Moffat (Australia) e Orlan (Francia), le grandi donne dell’arte contemporanea che qui affrontano il rapporto tra performance ed arti visive.
Gli spettacoli avranno inizio alle ore 20 e saranno replicati ogni ora e mezzo.
Giuliana Lojodice riporta nuovamente in vita i ricordi degli ultimi anni di Margherita Sarfatti, dopo l’esilio in Sudamerica e il ritorno in Italia nel 1947. Giornalista, intellettuale, critica d’arte e scrittrice, la Sarfatti ha scritto una pagina fondamentale della storia italiana, contribuendo tra l’altro alla fondazione del “Gruppo del Novecento”. Quindi Sonia Bergamasco, che ha vinto il Nastro d’Argento come attrice protagonista per La meglio gioventù e il premio Flaiano per De Gasperi, ha presentato la prima fase del suo incontro con Amelia Rosselli, e qui la poesia diventa doppio della ricerca musicale della Bergamasco che tanto colpì Carmelo Bene, con il quale nell’ultimo Pinocchio è stata un’indimenticabile fatina. Subito dopo Maddalena Crippa, protagonista della scena internazionale e premio Duse 2004, ha fuso brani del suo spettacolo A sud dell’almacon altre poesie di Mariangela Gualtieri, per una performance inedita che parla di passione, amicizia, dolore e speranza. Infine Michela Cescon ha letto brani di “Roma Doma”, un omaggio a Elsa Morante con il quale svelare nuovi contorni dello sguardo veggente dell’autrice di La Storia. Michela Cescon, che ha lungamente collaborato in teatro con Valter Malosti, ha conosciuto con il cinema un grande successo negli ultimi anni, prendendo parte a film di Matteo Garrone, Ferzan Ozpeteck, Marco Tullio Giordana, Franco Battiato e all’opera prima di Alessandro Angelini, Aria salata.
Nel corso della serata è stato possibile visitare la mostra “Dimensione Donna – Woman’s Dimension” curata da Rosetta Gozzini. Una scelta di opere che legano l’espressione teatrale all’arte visiva contemporanea.
Ad esempio le opere di Marina Abramovic, che sono caratterizzate in modo essenziale dal corpo, dal suo segno e dalla sua esistenza. Orlan, invece, nota per gli interventi chirurgici in diretta (in cui il corpo diventa mezzo di trasformazione), denuncia gli stereotipi estetici e culturali per ricostruire un altro sé. Ancora, nelle performance relative al tepidarium del giardino dell’orticultura a Firenze, le modelle di Vanessa Beecroft diventano bulbi che si danno senza remissione alla terra diventandone parte integrante. Nel video dal titolo “Love” Tracy Moffatt racconta attraverso celebri frammenti cinematografici il fenomeno dell’amore, associando le storie personali con la storia sociale. Mariela Gemisceva con il video “Fashion Fire” propone una ricerca ironica e provocatoria dedicata ai modelli della noda e del glamour che tanto condizionano la società attuale. Nel video “Urv Ara Rumbowlin” Tessa Manon Den Uyl interpreta due figure la cui identità è sottolineata dalla tipologia dei costumi che indossano. È il racconto di una metafora, di una metamorfosi interiore che termina in un viaggio spirituale, più che fisico. L’installazione della madonna in ceramica di Monika Grycko accentua l’espressione erotica e famelica della divinità. L’immagine della vergine si fonde con quella primitiva di Eva e con quella ancor più primitiva di Lilith, di cui il serpente vivo e libero ne è il simbolo.
Infine la voce: Camilla dell’Agnola e Sista Bramini sono state apparizioni di viola, voce e arpa per accogliere le parole e le immagini della notte.
Una notte che ha unito figure e forme molto diverse ma legate da un filo tenace. Quello dell’attenzione, della scelta, della passione etica o estetica che attraversa i secoli. Tasselli di un’immagine femminile forte ed elegante, lontana dagli schemi e dagli stereotipi creati dalla pubblicità e dalla televisione. Schemi che ricoprono sempre più spesso anche il senso originario della giornata dedicata alle donne, data scelta per ricordare quel terribile incendio che l’8 marzo 1909 uccise 146 operaie rimaste prigioniere delle fiamme in una fabbrica tessile di New York.
LA NOTTE DELLE DONNE
Palazzo Braschi, Piazza di San Pantaleo 10 – Roma
8 marzo 2007 a partire dalle ore 20
ingresso gratuito
Ideazione e direzione artistica di Gioia Costa